In linea di massima, non mi sono mai piaciuti gli umani. Voglio dire, a parte essere uno di loro, non li ho mai tenuti un gran considerazione. Il mio stereotipo favorito per gli umani, sicuramente comune a molti, e' stato per lungo tempo quello per cui si ammazzano a vicenda, distruggono il pianeta, gli oceani, gli alberi e chi piu' ne ha piu' ne metta. Come tutti gli stereotipi (gli italiani mangiano solo spagetti, i messicani tortillas, i giapponesi sushi) si basa su un fondo di realta', ma e' sostanzialmente falso. Lo ho scoperto grazie ad B G, una persona che ho conosciuto anni addietro. Mi credevo di larghe vedute al tempo, e mi ero liberato almeno dei miei stereotipi razziali, o almeno cosi' pensavo. Ricordo che avemmo una lunga discussione in un bar di fronte a vari gin tonic sull'argomento: ma l'uomo, e' buono? La mia posizione era semplice: no, non lo e', basta guardarsi intorno.
Bene, questo mio amico non fu capace di convincermi del contrario quella notte, ma dopo alcuni giorni mi diede da leggere un articolo scientifico. Lo misi da qualche parte su una mensola e mi dimendicai di averlo, fino al giorno in cui non ebbi davvero nient'alto di meglio da fare che leggerlo. Ne fui immensamente colpito. Postulava che il valore centrale, l'essenza dell'essere umani sta nella generosita'. Incredibile a prima vista, considerando tutte le cose orribili che siamo costretti a guardare sui giornali. L'idea di base dell'articolo e' che la generosita' e' un tratto connesso all'evoluzione. Un uomo generoso si fa degli amici, e avere amici rende la sopravvivenza piu' semplice. La parte stupefacente dell'articolo consisteva nel fatto che dimostrava l'ipotesi fancendo competere calcolatori gli uni contro gli altri, alcuni programmati per essere generosi, altri no, e i calcolatori generosi vincevano la maggior parte delle volte. La conclusione era che la generosita' e' la causa prima della nostra efficienza in quanto specie, e non una caratteristica che la limita. Condividere e' dunque il valore base della razza umana, una caratteristica esclusivamente umana, anche se alcune settimane fa e' stato scoperto che i bonobos, una specie di scimpanze' hippy molto vicino agli umani, adora cenare con amici e condividere il cibo.
Gli umani generosi per natura? Inaccettabile, e' stata la mia prima reazione. Ma poi mi sono guardato intorno. Condividiamo assolutamente tutto: adoriamo condividere il cibo, cenare insieme, bere con gli amici, condividere musica, idee e film. Come specie condividiamo infinitamente piu' di quanto non uccidiamo. E l'era digitale sta rinforzando questa nostra caratteristica di base. Ora condividiamo immagini, pensieri, informazioni di ogni tipo in tempo reale con l'intera comunita' umana a mezzo reti sociali e altro. E' il condividere la ragione di base del nostro successo. Non la nostra abilita' razionale in quanto tale, ma il fatto che ne condividiamo i risultati.
Condividere e' cio' che ci rende umani.
Sei sicuro che il fatto che ci faccia piacere condividere qualcosa con altri (con chiunque? non saprei...)in vista di un beneficio per la sopravvivenza significhi essere buoni? Tuttalpiù, prova che si è "politici"...
ReplyDeleteLa prospettiva giusta da un punto di vista razionale, è a mio parere: l'altruismo, se esiste, che senso evolutivo ha?
Che poi sia un tratto esclusivo dell'essere umano non è così evidente, anzi... Certamente, nell'umano è presente una capacità empatica (vedi neuroni specchio). Indispensabile, per esempio, nel rapporto madre-figlio: come capire di cosa può aver bisogno un essere inerme che non si esprime verbalmente?
Io la vedo così: l'essere umano ha certamente un gran cervellone ma questo non lo mette al riparo dal fare grandi cazzate. Se pensi che ha l'esclusiva sulla creazione di sistemi culturali come la religione ecc..., e che tende a scannarsi ANCHE solo per affermare il proprio dio...
Quel che mi dà una speranza è il pensiero che potrebbe non essere così per sempre... Lo schifo attuale è infatti il risultato di qualche millennio di dominio assoluto del maschio... Ma se guardiamo, per esempio,ai sifaka in Madagascar... (./.)