Ci Sono Immagini...

Marcia's Sloth (2010)

Il pezzo che segue proviene da Julian Nonovski, un poeta e un amico. Come spesso accade per quelli del suo genere, ha vissuto in molti luoghi e ha cambiato molti lavori. I nostri percorsi si sono incrociati per un periodo, quando pasavamo le nostre pause pranzo in ristoranti vietnamiti economici a San Jose. Li discutevamo di politica, religione e ogni altra cosa che sarebbe meglio evitare. Ma non abbiamo mai avuto problemi: entrambi comprendevamo troppo bene che goderci i nostri Goi Cuon era la cosa piu' importante. Le opinioni personali sono solo secondare.

"Io credo che ci sono delle immagini, brevi descrizioni di eventi particolari, che possono catturare perfettamente una persona. Seguono alcuni esempi, tutti di donne, non so perché. Tutte con personalità forti e particolari, comunque.

Ho un amica che mi ha sempre colpito come intelligente e svampita, ma non sono mai riuscito a definirla davvero fino a quando lei non mi ha raccontato l'episodio in cui rimase bloccata in Machu Picchu dopo l'orario di chiusura. Tanto era stata affascinata dalle rovine che aveva perso completamente la cognizione del tempo. Ed e' questa ora l'immagine che ho di lei, mentre vaga tra le antiche rovine dopo il tramonto, perduta nei sussurri di un impero scomparso, per poi scalare un muro di recinzione e tornare alla civiltà moderna ...

E poi c'è Marcia. Nata in un villaggio in una regione dimenticata che sfida il senso del nulla. Ogni piccolo paese ha la sua famiglia folle, e lei era la più selvaggia e più giovane di 9 fratelli. Quando ne ebbe abbastanza della vita nel villaggio si trasferi' nella più grande città del Brasile, lasciando tutti di stucco. Ora e' sposata, ha un marito e due figli, ha iniziato un business, e vive felice e contenta. Ma come si fa puo' catturare questa gamma di esperienze in una sola immagine? Un misto di follia totale e calma. Ho cercato di fotografarla più volte senza alcun risultato. Poi un bel giorno lei mi ha inviato una foto dal Rio delle Amazzoni: l'immagine di un bradipo sorridente che le sta seduto in grembo. Immediatamente mi sono reso conto che era l'immagine perfetta per lei, la follia di una creatura esotica nella giungla seduta tranquillamente in braccio. Il senso di pigrizia, la pazzia e la serenita' tutto allo stesso tempo...

Bisogna essere completamente matti per tentare di metter su un posto per concerti rock in un deserto del Sud Africa, ma questo è proprio quello che Jutta. Insieme al suo compagno e un amico, ha acquistato il terreno, costruito l'infrastruttura, ha promosso e organizzato una serie di manifestazioni, ed e' risuscita persino a guadagnarci. Lo stess e' stato immane. Gli orari erano estenuanti e la pressione immensa. Qualcosa doveva cedere in una situazione tale, ed fu il suo compagno. Mentre le cose continuavano a progredire e lo stress ad aumentare, il suo fidanzato diventava sempre più agitato e incline a scoppi d'ira. A un certo punto nel bel mezzo di una crisi, arrivo' al punto di scagliare una smerigliatrice angolare attraverso la stanza, mentre Jutta continuava a lavorare come se niente fosse. Bisogna essere incredibilmente determinati per vivere un evento del genere e avere ancora abbastanza spinta per andare avanti nel proprio lavoro. Ed e' questa l'immagine che ho di Jutta, mentre cerca di lavorare alla sua folle impresa con questa smerigliatrice angolare che le arriva volando attraverso la stanza ...

Ed ora Stacy ... Non so quanti di voi là fuori lavorano in un ufficio. Ce ne sono di buoni e cattivi, ma tutti sono pieni di politica, intrighi, ambizione, e di meschinita'. Cosi la gente va avanti. Ma l'onestà sopravvive. Ci sono ancora persone che apprezzano i rapporti umani più del guadagno personale, che non mentono o ingannano o danno la colpa agli altri per i loro errori. Non che ce ne siano molte di persone cosi' in giro, ma Stacy e' una di loro. Come è lecito attendersi in questi casi, la sua vita e' un delicato equilibrio tra sanità mentale e crollo psicologico. Quarantacinque anni, divorziata con due figli che vivono con il padre, un nuovo partner, intelligente ma non istruita. Molto duro lavoro, sempre interessata a imparare cose nuove, anche quando non comprendeva l'argomento, senza farsi intimidire se qualcuno le faceva notare la sua ignoranza sull'argomento. Sempre sorridente. Una persona su cui si poteva sempre fare affidamento, anche sotto pressione. Il suo lavoro era parecchio ripetitivo, negli aquisti, ma aveva la gente che le stava intorno per mantenere le cose interessanti. C'era l'errore occasionale, ma mai serio, sempre rapidamente risolto senza mai passarlo ad altri. E questo era il suo problema. Perché ad ammettere i propri errori si viene spesso messi sotto accusa. Ma in fondo il tutto funzionava bene in termini di stabilita' del suo lavoro, anche se la sua onesta non le consentiva alcun l'avanzamento di carriera.

Ma un bel giorno Stacy fu trasferita sotto un nuovo supervisore, una donna molto ambiziosa e caustica che non perdeva alcuna occasione per alzare la voce e per usare un linguaggio offensivo, molto spesso senza alcuna ragione. Stacy non la prese molto bene. All'inizio urlava anche lei, poi ha cominciato a colpevolizzarsi, pur cercando di mantenere un atteggiamento positivo, quando possibile, ma senza nascondere la rabbia. Penso che questo è ciò che mi piaceva di più di lei, l'onestà. Non importava se era arrabbiata o felice o frustrata ... non ha mai fatto uno sforzo per nascondere o alterare le sue emozioni. Questo era così rinfrescante nell'ambiente altrimenti subdolo e ipocrita della compagnia.

Alla fine si libero' una posizione nel dipartimento di spedizioni. Questo non era per Stacy un avanzamento in termini di carriera, ma un passo indietro. Ma le avrebbe consentito di liberarsi dal supervisore e tornare di nuovo tra amici. Tuttavia, mentre lei pensava di chedere il trasferimento, la direzione decise di imporglielo. Stacy era furiosa per non essere stata consultata. Ma alla fine le cose hanno funzionato, e il sorriso le e' tornato.

Alcune settimane dopo il trasferimento, Stacy scomparve. Ciò può essere inquietante nella lotta quotidiana di una piccola compagnia con un rapido avvicendamento del personale. Tuttavia, in questo caso l'assenza era dovuta ad un congedo per malattia. Stacy riapparve 10 giorni dopo, indossando un gesso, dopo aver avuto un intervento chirurgico al piede. Io ero giù in magazzino, quando sento un gioioso "Ciao Julian!" Seguito da un clop, clop, clop. Guardo e vedo Stacy che sorride indossando un abito corto con una specie di scarpone da sci, su un piede solo, che avanzava zoppicando verso di me. L'immagine perfetta di Stacy, trascinando una palla al piede ma piena di sorrisi e di energia: clop, clop, clop .... "

Julian Nonovski

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