L' Arte delle Invenzioni

Tramonto impossibile (Agra, India, 1981)


Ero a Roma da qualche giorno. Ero andato a trovare M B, una fantastica amica mia da quando avevamo circa dieci anni. Al tempo era parecchio coinvolta nel giro di artisti romani, e quel pomeriggio propose di andare ad una galleria a Trastevere, dove s'inaugurava una retrospettiva della cosidetta avanguardia romana, un gruppo di artisti concettuali degli anni sessanta.

Uno degli artisti esibiva una foto francamente banale di un orizzonte marino. Quando spiego' l'idea su cui l'opera si basava, affermo' che il posto nella foto non era mai esistito. La ragione era che in fase di stampa della foto, aveva invertito il negativo. Cosi' le onde che andavano da destra a sinistra nella realta', nella foto andavano da sinistra a destra. Di conseguenza la foto non rappresentava nessun posto reale. Devo confessare non rimasi impressionato ne' dall'artista ne' dall'opera d'arte. Affatto.

Dopo alcuni anni stavo guardando alcune vecchie diapositive, e rimasi colpito dalla foto di un tramonto. Lo trovavo incredibile, c'era qualcosa ipnotico, ma non riuscivo a definire cosa fosse. Alla fine capii: la foto era capovolta. Il tramonto era, a rigor di logica, impossibile. Il potere magnetico derivava dalla falsificazione. Capii anche che avevo sottovalutato l'artista romano. L'arte non ha a che fare con la realta', ma con menzogne. Persino la technica apparentemente piu' fedele alla realta' come la fotografia, non cattura la realta'. La falsifica. Questo e' il motivo per cui i libri di letteratura vengono definiti come finzioni. Per cui il piu' grande poema di tutti i tempi e' ambientato nell'inferno, paradiso, e purgatorio e non sulla terra.

L'arte non si occupa di realta'. L'arte si occupa di invenzioni.

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