La scienza della felicita'

Sorriso (Kathmandu, Nepal, 1981)

Il primo ministro francese vuole includere la felicita' tra le misure di progresso economico. L'ex presidente dell'universita' di Harward ha appena scritto un libro su felicita' e politica. La felicita', per lungo tempo soggetto di ricerche filosofiche, religiose e artistiche, non ha attrato in genere invesigazioni scientifiche rigorose. Fino ad ora, almeno.

Tutto e' cominciato col re del Buthan, un paese povero e buddista sull'Himalaya. Quando fu incoronato, nel 1972, fece una affermazione che, per quanto possa essere sembrata ridicola al tempo, era destinata ad avere ripercussioni notevoli. Affermo' che si sarebbe preoccupato non tanto del prodotto interno lordo, quanto della felicita' interna lorda. Il Buthan e' una nazione di circa due milioni di persone, la maggior parte dei quali campa di gricoltura di sussistenza. Con la filosofia della felicita interna lorda, il governo del Buthan ha preso una serie di misure per proteggere l'identita' nazionale e l'ambiente, e oggi il Buthan e' la nazione piu' felice di tutta l'Asia, pur rimanendo una nazione molto povera. Come si suol dire, i soldi non fanno la felicita'. Il che e' ovvio se si guarda il grafico della felicita rispetto al prodotto interno lordo. Sebbene le nazioni estremamente povere sono necessariamente piu' infelici, non c'e' nessuna differenza tra tutte le altre nazioni. Nazioni povere e ricche sono tutte ugualmente felici, o infelici se si vuole, a secondo se uno considera il bicchiere mezzo pieno o mezzo vuoto.

Una bella storia fino a questo punto, ma se i soldi non fanno la felicita', allora cosa la fa'? E poi, cosa e' la felicita'. Nella cosidetta economia della felicita', per felicita' si intende una misura di quanto felici pensiamo di essere. E' soddisfazione piuttosto che felicita'. In termini filosofici, pochi coraggiosi hanno tentato una definizione, e la maggior parte dei filosofi moderni considerano il concetto troppo ambiguo e soggettivo.

Felicita' e' cio che ci aspettiamo quando abbiamo una nuova casa, la macchina dei nostri sogni, quando i nostri figli si laureano, quando ci sposiamo, o quando ci danno il lavoro che speravamo di avere. Felicita' e' cio' che pensiamo di trovare sulla cima della montagna dopo averla scalata. Ideale, perfetta, pura. Nonostante appena raggiunta la cima realizziamo immediatamente che cio che ci sembrava una montagna era solo un piccolo gradino nella scala della vita. Ma continiamo a scalare, sperando che cio' che non abbiamo trovato su questa montagna sara' sulla prossima. Continuiamo a scalare anche se avremmo la stessa identica probabilita' di essere contenti se rimanessimo seduti. Continiuamo a scalare, anche se nella nostra cieca ricerca della felicita' ci ammazziamo di lavoro e distuggiamo il pianeta come conseguenza. La felicita' e' la scintillante carota davanti al nostro stupido naso. Come resistere?

E' l'idea stessa di felicita' la causa ultima dell'infelicita'. Non c'e' niente da raggiungere, abbiamo tutto quello che ci serve per sorridere fino alla fine dei nostri giorni. L'idealismo sta distruggendo il pianeta.

No comments:

Post a Comment