Una bella storia fino a questo punto, ma se i soldi non fanno la felicita', allora cosa la fa'? E poi, cosa e' la felicita'. Nella cosidetta economia della felicita', per felicita' si intende una misura di quanto felici pensiamo di essere. E' soddisfazione piuttosto che felicita'. In termini filosofici, pochi coraggiosi hanno tentato una definizione, e la maggior parte dei filosofi moderni considerano il concetto troppo ambiguo e soggettivo.
Felicita' e' cio che ci aspettiamo quando abbiamo una nuova casa, la macchina dei nostri sogni, quando i nostri figli si laureano, quando ci sposiamo, o quando ci danno il lavoro che speravamo di avere. Felicita' e' cio' che pensiamo di trovare sulla cima della montagna dopo averla scalata. Ideale, perfetta, pura. Nonostante appena raggiunta la cima realizziamo immediatamente che cio che ci sembrava una montagna era solo un piccolo gradino nella scala della vita. Ma continiamo a scalare, sperando che cio' che non abbiamo trovato su questa montagna sara' sulla prossima. Continuiamo a scalare anche se avremmo la stessa identica probabilita' di essere contenti se rimanessimo seduti. Continiuamo a scalare, anche se nella nostra cieca ricerca della felicita' ci ammazziamo di lavoro e distuggiamo il pianeta come conseguenza. La felicita' e' la scintillante carota davanti al nostro stupido naso. Come resistere?
E' l'idea stessa di felicita' la causa ultima dell'infelicita'. Non c'e' niente da raggiungere, abbiamo tutto quello che ci serve per sorridere fino alla fine dei nostri giorni. L'idealismo sta distruggendo il pianeta.
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